FHIR (Fast Healthcare Interoperability Resources)
FHIR (Fast Healthcare Interoperability Resources) è uno standard sviluppato da HL7 (Health Level Seven International) per facilitare lo scambio di informazioni sanitarie in formato elettronico tra diversi sistemi. FHIR è progettato per essere flessibile, scalabile e facilmente implementabile in ambienti sia clinici che amministrativi. Utilizza risorse modulari (resources) che rappresentano concetti specifici (come pazienti, diagnosi, farmaci, ecc.), consentendo agli sviluppatori di combinare tali risorse per costruire sistemi interoperabili di gestione dei dati sanitari.
Le principali caratteristiche di FHIR includono:
• Modularità: FHIR è composto da una serie di “risorse” che rappresentano unità discrete di informazioni sanitarie. Queste risorse possono essere combinate per risolvere problemi specifici o gestire flussi di lavoro complessi.
• Compatibilità con il web: Utilizza tecnologie e formati web come HTTP, XML, JSON e OAuth, rendendolo facilmente integrabile con piattaforme e app moderne.
• Interoperabilità: FHIR facilita l’interoperabilità tra diversi sistemi informatici sanitari, migliorando la condivisione delle informazioni tra ospedali, cliniche e laboratori.
Applicazioni in sanità:
• Scambio di informazioni cliniche: FHIR è utilizzato per trasferire dati tra diverse piattaforme sanitarie, come le cartelle cliniche elettroniche (EHR), migliorando l’accesso ai dati dei pazienti.
• App sanitarie mobili: Viene integrato in molte applicazioni per dispositivi mobili, consentendo agli sviluppatori di costruire app che interagiscono con i dati sanitari in tempo reale.
• Interoperabilità dei dati: FHIR è cruciale per garantire che i sistemi sanitari diversi possano comunicare tra loro in modo efficiente e sicuro, riducendo gli errori medici e migliorando la qualità delle cure.
Fonte della definizione:
Questa definizione è basata su concetti descritti in “FHIR Overview,” pubblicato da HL7 International e “Fast Healthcare Interoperability Resources: Opportunities and Challenges”, pubblicato su Journal of Medical Internet Research (JMIR).